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Metáfora di una Storia invisible

Filosofeggiamenti - 28/12/23 - Autore: Leone35 -
C'era una volta una giovane e bellissima donna, apparentemente sicura e completa. Ma dietro quella facciata di perfezione si nascondeva un vuoto interiore. La sua vita la portava ad essere illusa, a credere che tutto ciò di cui avesse bisogno potesse essere acquistato.
Un giorno, decise di giocare al buio, di provare a cercare la felicità nella luce. Ma ben presto capì che non poteva più continuare a fingersi felice. Pagavano un prezzo altissimo, 1000 denari, per comprarsi un paio di prada tacco 12 , profumando di jador quella dignità di donna che scompariva piano piano sperando che qui denari potessero darle la libertà e la gioia che tanto desiderava.
Nel suo lavoro, fingeva piacere e orgasmi forzati, soffriva e si nascondeva dietro una maschera di felicità. Le serate le passava a bere per dimenticare la sua condizione, ma sapeva che doveva guadagnare abbastanza per mantenere la sua vita e le cose a lei più care. Nel frattempo, un ragazzo cercava di illudersi che l'affitto di quelle ali potesse colmare la sua solitudine. Senza sapere che erano due barche navigando nella sabbia.
Quel  giorno, quel ragazzo davanti ad un caffè apparve nella sua vita. Pattuirono davanti ad un Martini e un brandy la questione tempo e denaro. Lui Era una persona che non voleva i suoi vestiti, né voleva disfare il letto o annegare nei suoi fianchi per raggiungere il piacere. Voleva solo starle accanto, andare in quel triste e luminoso hotel di lusso  e entrati in camere prendere la sua mano e capire quella solitudine che provava. E se lei poteva guarirlo solo standoli vicino. La donna accetta ma dubbiosa della strana richiesta . Il ragazzo ha perso una relazione e cerca di capire il perché non trova pace.
La donna sorrise, ma una lacrima solcò il suo viso. Insieme,una volta entrati in camera, si misero in cammino verso la luna, con le ali che stavolta servivano a trovare l’alba quella luce di calore . La donna si spogliò dell'anima che aveva dovuto nascondere per tanto tempo, finalmente liberandosi dalla sua prigione interiore. I due rimassero lì dandosi la mano nel letto un bacio e lei riposando tra le sue braccia capì il mondo dei sogni . Lui guarì la sua solitudine. Al giorno dopo lei era più viva che mai una rosa fresca che profuma. Lui la saluta lei lo bacia sulla guancia e dice grazie dandoli qualcosa di nascosto dentro una tasca della sua giacca . Lui le tocca i capelli e si separano.
Questa storia non è reale ma è per mettere a noi uomini le
Fragilità della donna che prova. E come bisogna sempre portare il rispetto ad esse . E anche noi uomini tal volta siamo fragili quando non otteniamo quello che vogliamo e pensiamo con l’istinto tal
Volta troppo maschilista. E qui che dobbiamo riprendere la nostra posizione di maschio di gentleman
tratto da uno scrittore mai esistito
Anonimo

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