Perchè mi guardi cosi ? Amicizia tra massaggiatrice e cliente. - Massaggi a Milano

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Perchè mi guardi cosi ? Amicizia tra massaggiatrice e cliente.

Relazioni umane - 04/09/23 - Autore: 3r3tik0 -
Ciao a tutti,
un commento di una massaggiatrice, fatto su di un articolo, con il quale rispondeva ad un altro commento, ma principalmente affermava fortemente la necessita da parte sua di chiarire alcuni suoi concetti, mi fa pensare ed è per questo che scrivo sull’argomento amicizia tra massaggiatrice e cliente, secondo il mio personalissimo parere.
Dalla mia parte ho le mie esperienze che essendo vissute in contesti personali, in una sfera sentimentale, se anche raccontate, lascerebbero il tempo che trovano. Temo che l’esperienza sia la naturale conseguenza agli errori che si compiono e se nel lavoro nel vivere quotidiano potrebbe, l’esperienza, suggerire ed evitare errori ad altri, nella sfera sentimentale non ha lo stesso effetto. Di conseguenza eviterò di raccontarvi episodi personali per condividere invece il mio parere.
La conoscenza tra me e la massaggiatrice non dovrebbe andare oltre alla simpatia che provo o prova e se corrisposta, è ancora più genuina, appagante ma li si dovrebbe fermare. Dal momento in cui io o la massaggiatrice dovessimo avere la necessità di incontrarci fuori dal contesto professionale che ci coinvolge, la simpatia diventa qualcosa di più che io chiamo amicizia. Io so cosa mi porterebbe a fare questo passo, anche la donna lo sa. Io evito questo tipo di amicizia. Di storie di amicizie tra massaggiatrici e clienti ne ho sentite tante e anche queste mi conducono alla stessa conclusine, evitare coinvolgimenti sentimentali.
Sono fortunato a pensarla così perché rimango con i piedi per terra e le massaggiatrici che conosco, se non hanno i piedi per terra e solo perché ne hanno sollevato uno per dare un calcio nel sedere a qualche illuso.
Che siano comportamenti premeditati e calcolati atti a ingannarci, da parte delle massaggiatrici, non lo posso sapere e non lo voglio pensare. Considero il loro un lavoro, quindi da rispettarsi, dal momento che agisce all’interno della sfera emotiva, emozionale, può essere frainteso. Anche loro come noi avranno le loro storie d’amore, d’amicizia e se sono professioniste non le mischiano con il lavoro.
Le vorremmo più partecipi che provassero piacere dal momento che ci incontrano ma soprattutto nell’intimità della stanza in cui ci ricevono, deve scattare qualche cosa.  Poi quando professionalmente una di loro sazia questi desideri invece di considerare questo come dinamica ed atteggiamento professionale, ci illudiamo che si scattato qualche cosa. Non credo che questo capiti alle massaggiatrici o non saprei dirlo con assoluta certezza.
Mi auguro sempre che si possa scrivere senza arrabbiarsi e litigare.
Grazie per avermi letto

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