Scrivi un commento Chiudi"Ah, questa poi! Sento di star per vivere"Filosofeggiamenti - 13/06/19 - Autore: AlsoSprach 9 : 5542Il marciapiede. L'attesa. Il passo che diviene frenetico. La vetrina scintillante. Le promesse. Ma di cosa? Chi promette che cosa? A chi, poi? A me? Ogni volta che m'accingo a varcare la soglia d'un centro, sempre la medesima adrenalina. Una sensazione. Quella sensazione, lo stomaco che pare attorcigliarsi su sé stesso, elevarsi e poi inabissarsi in fumose, ineffabili spirali di voluttà... Come mi sento? Come Pinocchio nel Paese dei Balocchi. Come Gargantua e Pantagruel seduti davanti al loro favoloso desco apparecchiato. Come Raskol'nikov, acquattato dietro la porta del suo stambugio, con l'ascia in una mano. No, no. Piuttosto, come Bezukov sul campo di Borodino! Sì, ecco, qualcosa del genere? L'ingenuo davanti al grande teatro, guerra, morte, sangue, vita, gioia e disperazione. Il Grande Teatro della vita... Forse no, non ancora. Ecco... Un'immagine nitida viene in soccorso. Come Ismael. Ecco come mi sento. Come Ismael e la sua sacca da marinaio, al porto di Nantucket, davanti alla nera mole becchieggiante del Pequod. Sì, "call me Ismael". Ormai, l'abbiamo capito. La vita è un viaggio. La vita è viaggio. E il prossimo viaggio è quello verso quella rilucente vetrina. Ma se il viaggiatore son sempre io, non l'artista, quello no, al massimo il suo fumista, se il viaggiatore son sempre io, cosa cerco io in questi viaggi? E sarò poi davvero io? This is the question! Certo! Accidenti! Come non aver compreso? Certo che sono io! Sono proprio io! Anzi, solo in questi momenti sono davvero io. Solo in questi momenti sento "di star per vivere". Sarà questo il senso del viaggiare? Non ne son certo, ma ne ho forti sospetti. E allora, se è vero che "un affetto non si prova, s'indossa direttamente", che cosa provo io, ogni volta? Che cosa mi fa ritornare sempre a quel punto? Cos'è questo mio eterno ritorno dell'eguale? Che senso ha? Che sesso ha? Stavolta l'Oscuro non m'aiuta. Che sbadato! Non è stato proprio lui ad affermare che l'oracolo di quel signore che ha sede a Delfi non afferma né nega, semplicemente accenna? Ed eccola allora, la metafora della vita, della vita-viaggio, in tutta la sua disarmante evidenza. Ismael ha trovato il suo approdo. Sarei lieto se qualcuno condividesse anche una minima parte di questo mio pensiero, sentendo anche lui, in quei momenti, di "star per vivere". Sarei lieto anche se qualcuno lo biasimasse. Ma sarei lieto soprattutto se susscitasse qualche riflessione. Chi siamo, quando siamo lì? Cosa cerchiamo, quando varchiamo quelle soglie? Siamo davvero noi, o solo il nostro simulacro? Quali le nostre aspettative? Vengono forse disattese? E, soprattutto, le viviamo sino in fondo? Assaporiamo davvero sino all'ultima stilla? "Pòlemos di tutte le cose è Re". Io lo so bene, visto che si combatte quotidiamente dentro di me. Un po' Jeckyll, molto Hyde. Antìo! Commenti pepe65 12 5 017/06/19 03:31complimenti! ottimo scritto dal quale deduco (credo a ragione..) tu sia anche un assiduo lettore,o perlomeno un amante, della letteratura classica,viste le numerose citazioni letterarie contenute nell'articolo. Solo due parole per dirti che concordo con te al 101% poichè -pur essendo un neofita del sito e dei CM-provo le medesime emozioni ogni qualvolta sto per "varcare la soglia".... Ergo,non sono solo!!! 5 0 - PM 0 rispostePM - RispondiDado42 1 6 026/06/19 14:03Bel testo Alsoprach, bel testo che subblima i nostri desideri celati, la nostra noia e paranoia del quotidiano, la nostra attesa dell'incanto, della meraviglia, del sottinteso. E così andiamo, di porta in porta, suonando quel campanello, sperando che si ripeta il miracolo, ansiosi come bambini davanti al regalo da scartare. E però sempre un po' ingannando noi stessi e mitizzando quello che accade, immaginato come rinnovata conferma del nostro valore, della nostra virilità, da ripetere a pagamento... Ma per poter sognare mentiamo un po' ogni volta a noi stessi: nel rimuovere il pensiero di chi è passato prima e di chi verrà dopo. 6 0 - PM 0 rispostePM - RispondiPanama 46 7 022/07/19 10:29Ottima e colta provocazione, la tua. "Tu chiamale se vuoi....emozioni...", cantava il poeta nel secolo scorso. Il seriale e spasmodico ritorno all'uguale- come lo chiami tu - alla ricerca di continue emozioni che muoiono alla stessa velocità con cui si producono, segnano in realtà la morte del desiderio...Quindi dell'io. Quella vetrina che sembra promettere di riempire, di fatto produce altro vuoto. Ma la natura non è poi così malevola nei nostri confronti. Perchè l'imprevisto è sempre lì, dietro l'angolo. E così, la bambolina che paghi perchè ti faccia fare un salto nell'eterno uguale, può essere che ad un tratto tolga la maschera e faccia vedere il suo vero volto. Magari lo fa attraverso una lacrima - spesso sono lacrime amare - o un sorriso, o un sospiro, o una carezza che si differenzia da tutte le altre. Sta a te saperla cogliere. Sono questi, per me, punti di non ritorno, in cui, eccolo, viene fuori il mio "io". Non sono compresi, questi momenti, nei menù dei centri, grazie a Dio. Perchè non hanno prezzo. 7 0 - PM 0 rispostePM - RispondiSTARTRECK 31 4 002/08/19 16:36Ottima dissertazione letterario-filisofica, totalmente condivisibile, ma che si può più efficacemente riassumere con l'espressione metaforica "avere le farfalle nella pancia!". Ma di che colore sono queste farfalle? 4 0 - PM 0 rispostePM - RispondiLikelife68 21 9 103/08/19 03:23Chi fugge da qualcosa, chi cerca qualcosa, chi nasconde qualcosa e chi si nasconde da qualcosa. Forte colui che comprende le dinamiche del proprio sentire, la propria mente che forte fa battere quel cuore alla ricerca dell'incompreso, colui che li si trova senza apparente motivo, con i bisogni più inconfessabili, con i sentimenti più indicibili, con un vuoto che gli strazia l'anima. Ma chi siamo noi per giudicare, chi siamo noi per sentenziare, chi siamo noi per dire quella verità che neanche a noi stessi abbiamo il coraggio di raccontare. Ognuno di noi di trova d'innanzi a quella soglia, che racchiude una parte della vita, ognuno di noi la interpreterà in base ai propri stereotipi, al proprio vissuto, ma quello che potrebbe trovare, a volte va oltre ogni logica, ogni mancanza, ogni bisogno, ogni vuoto. La vita, a volte, è più potente e sorprendente della più grande fantasia, lasciati dunque portare dove il cuore ti chiede di andare, vivi, vibra, senti, ascolta, prova, qualunque prezzo tu debba pagare, qualunque vuoto tu debba affrontare, qualunque emozione tu debba sentire, vivi quello che senti di vivere, una ragionevole razionale follia ci rende vivi il resto è solo niente. 9 1 - PM 0 rispostePM - RispondiAdler 0 8 003/08/19 18:24Senza divagare in elucubrazioni filosofiche, vorrei dire la mia:il mio approccio verso questo tipo di massaggi è cominciato 2 anni e mezzo fa in terra toscana e si trattava di rituali tantra, quindi metodologie spirituali. La situazione è drasticamente cambiata quando poco dopo sono tornato single e cercavo un salto di qualità ovvero non +solo massaggio ma anche un proficuo rapporto umano;nel 2018 mi trovavo a Piacenza e per caso mi imbattei in questo sito,cominciai a cercare l'operatrice che poteva rispecchiare i miei canoni (aspetto fisico e carattere) e da allora non mi sono +distaccato, se prima andavo a Milano perché mi trovavo nelle vicinanze per lavoro, adesso parto da casa mia percorrendo in solitaria quasi 800 km ...voi direte:come per un massaggio tanta strada e le tue amiche non sono capaci oppure non hanno le physique du role?certo ,ma non sono quellaPERSONA che evidentemente mi fa stare bene in tutti i sensi!per me non è solo questione di massaggio ma di esperienza emotiva e affettiva, una cosa che viene automatica quando c'è di mezzo una donna... PS Alsosprach complimenti per il nickname! 8 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi Scrivi un commento ALTRI ARTICOLI CHE TI POTREBBERO INTERESSAREFilosofeggiamenti - 09/05/15 LA MAGIA DEL MOMENTO ...... Autore: evamassagi Piace a 2 - Commenti: 25Una delle cose che ho imparato nel mio lavoro è che ogni persona che arriva nel mio studio è diversa, come diverso & Leggi tutto Filosofeggiamenti - 06/09/15 IL TEMPO CHE PASSA.. MA QUANTO VELOCE E' ? Autore: eleonora87 Piace a 8 - Commenti: 26"Lento può passare il tempo ma se perdi tempo poi ti scappa il tempo, l’attimo lento come il movi Leggi tutto
pepe65 12 5 017/06/19 03:31complimenti! ottimo scritto dal quale deduco (credo a ragione..) tu sia anche un assiduo lettore,o perlomeno un amante, della letteratura classica,viste le numerose citazioni letterarie contenute nell'articolo. Solo due parole per dirti che concordo con te al 101% poichè -pur essendo un neofita del sito e dei CM-provo le medesime emozioni ogni qualvolta sto per "varcare la soglia".... Ergo,non sono solo!!! 5 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Dado42 1 6 026/06/19 14:03Bel testo Alsoprach, bel testo che subblima i nostri desideri celati, la nostra noia e paranoia del quotidiano, la nostra attesa dell'incanto, della meraviglia, del sottinteso. E così andiamo, di porta in porta, suonando quel campanello, sperando che si ripeta il miracolo, ansiosi come bambini davanti al regalo da scartare. E però sempre un po' ingannando noi stessi e mitizzando quello che accade, immaginato come rinnovata conferma del nostro valore, della nostra virilità, da ripetere a pagamento... Ma per poter sognare mentiamo un po' ogni volta a noi stessi: nel rimuovere il pensiero di chi è passato prima e di chi verrà dopo. 6 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Panama 46 7 022/07/19 10:29Ottima e colta provocazione, la tua. "Tu chiamale se vuoi....emozioni...", cantava il poeta nel secolo scorso. Il seriale e spasmodico ritorno all'uguale- come lo chiami tu - alla ricerca di continue emozioni che muoiono alla stessa velocità con cui si producono, segnano in realtà la morte del desiderio...Quindi dell'io. Quella vetrina che sembra promettere di riempire, di fatto produce altro vuoto. Ma la natura non è poi così malevola nei nostri confronti. Perchè l'imprevisto è sempre lì, dietro l'angolo. E così, la bambolina che paghi perchè ti faccia fare un salto nell'eterno uguale, può essere che ad un tratto tolga la maschera e faccia vedere il suo vero volto. Magari lo fa attraverso una lacrima - spesso sono lacrime amare - o un sorriso, o un sospiro, o una carezza che si differenzia da tutte le altre. Sta a te saperla cogliere. Sono questi, per me, punti di non ritorno, in cui, eccolo, viene fuori il mio "io". Non sono compresi, questi momenti, nei menù dei centri, grazie a Dio. Perchè non hanno prezzo. 7 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
STARTRECK 31 4 002/08/19 16:36Ottima dissertazione letterario-filisofica, totalmente condivisibile, ma che si può più efficacemente riassumere con l'espressione metaforica "avere le farfalle nella pancia!". Ma di che colore sono queste farfalle? 4 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Likelife68 21 9 103/08/19 03:23Chi fugge da qualcosa, chi cerca qualcosa, chi nasconde qualcosa e chi si nasconde da qualcosa. Forte colui che comprende le dinamiche del proprio sentire, la propria mente che forte fa battere quel cuore alla ricerca dell'incompreso, colui che li si trova senza apparente motivo, con i bisogni più inconfessabili, con i sentimenti più indicibili, con un vuoto che gli strazia l'anima. Ma chi siamo noi per giudicare, chi siamo noi per sentenziare, chi siamo noi per dire quella verità che neanche a noi stessi abbiamo il coraggio di raccontare. Ognuno di noi di trova d'innanzi a quella soglia, che racchiude una parte della vita, ognuno di noi la interpreterà in base ai propri stereotipi, al proprio vissuto, ma quello che potrebbe trovare, a volte va oltre ogni logica, ogni mancanza, ogni bisogno, ogni vuoto. La vita, a volte, è più potente e sorprendente della più grande fantasia, lasciati dunque portare dove il cuore ti chiede di andare, vivi, vibra, senti, ascolta, prova, qualunque prezzo tu debba pagare, qualunque vuoto tu debba affrontare, qualunque emozione tu debba sentire, vivi quello che senti di vivere, una ragionevole razionale follia ci rende vivi il resto è solo niente. 9 1 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Adler 0 8 003/08/19 18:24Senza divagare in elucubrazioni filosofiche, vorrei dire la mia:il mio approccio verso questo tipo di massaggi è cominciato 2 anni e mezzo fa in terra toscana e si trattava di rituali tantra, quindi metodologie spirituali. La situazione è drasticamente cambiata quando poco dopo sono tornato single e cercavo un salto di qualità ovvero non +solo massaggio ma anche un proficuo rapporto umano;nel 2018 mi trovavo a Piacenza e per caso mi imbattei in questo sito,cominciai a cercare l'operatrice che poteva rispecchiare i miei canoni (aspetto fisico e carattere) e da allora non mi sono +distaccato, se prima andavo a Milano perché mi trovavo nelle vicinanze per lavoro, adesso parto da casa mia percorrendo in solitaria quasi 800 km ...voi direte:come per un massaggio tanta strada e le tue amiche non sono capaci oppure non hanno le physique du role?certo ,ma non sono quellaPERSONA che evidentemente mi fa stare bene in tutti i sensi!per me non è solo questione di massaggio ma di esperienza emotiva e affettiva, una cosa che viene automatica quando c'è di mezzo una donna... PS Alsosprach complimenti per il nickname! 8 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
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