<em>Erinnerungen</em> è parola tedesca che significa ricordo; non nel senso che noi attribuiamo alla memoria ma piuttosto ricordare con emozione un avvenimento, una storia, un incontro, un accadere che persiste nell'animo quasi come un racconto quotidiano delle emozioni provate. La pausa imposta dalla pandemia , le vaccinazioni doppie poi l'esame anticorpale e quindi il lavoro, sia pure svolto a distanza, mi hanno tenuto lontano di massaggi. Stritolato dall'altalena voglia- timore sono rimasto come bloccato dal mio agire, lasciando cadere perfino un approccio telefonico tentato dopo l'ultimo blocco con una massaggiatrice.. In questa forma di atarassia di ogni voglia di vivere un qualsivoglia contatto fisico mi sono lasciato andare ai ricordi delle mie esperienze con le signore alle quali mi sono rivolto per trascorrere qualche tempo di obnubilamento dal mio reale quotidiano.<br>Ho cominciato dagli anni Novanta...Sono passato da molte mani, da molti corpi, da molte bocche, da molti abbracci, ma tranne un paio di volte o tre, non ho mai incontrato persone che non mi abbiano donato a di là del massaggio e durante il massaggio quel pizzico d'anima che qualificava l'incontro su un piano "altro" rispetto alla fisicità del "fare". Ogni volta veniva fuori la verità del femminino raccontata da Flaubert: e cioè che è della donna la peculiarità di essere ciò che non appare. Da qui è nato ed è maturato il mio approccio estremamente selettivo, ragionato, mai d'impulso per selezionale ogni incontro. Creata l'empatia iniziale subentrava successivaemte la reiterazione e quindi il sempre più approfondito dialogo verbale e dei corpi, così che gli incontri mai si definivano come pura mercificazione di loro stessi per divenire invece reciproca gratificazione extrasensoriale tra due persone . Tale modalità ha arricchito la mia esperienza umana e, naturalmente , ha aiutato molto anche la conduzione della mia vita personale nel suo quotidiano divenire.<br>Il tempo è passato e passa, le situazioni sono cambiate nuove realtà umane si sono affacciate. Sempre e comunque ho conservato tale mio modo d'essere nei confronti del mondo del massaggio come incontro uomo- donna e mai maschio- femmina. Serbo ricordi carissimi di donne eccezionali, capaci di sorridere al posto delle lacrime, di aprire le proprie corazze (quante!) purchè si offrisse a loro rispetto e comprensione, ascolto, apertura e dialogo. Senza nulla chiedere in cambio. La pandemia (a oggi sono 4 milioni di morti in tutto il mondo) mi ha bloccato e ancora adesso ho grandissimi timori nonostante la scienza mi abbia assicurato l'immunità. Per questo, nel periodo per me ancora di 'astinenza volontaria, voglio rendere pubblica testimonianza dei miei ricordi in generale, della gratitudine e dell'affetto nei confronti di chi ho conosciuto fino a prima dello scoppio del Covid 19. Una specie di risarcimento morale per le Donne (maiuscolo) speciali conosciute. Quelle che sanno sorridere, toccarti e carezzarti, con la forzatura d'anima nascosta in ossequio alla palesata professionalità che nasce dal bisogno di condurre la vita per come è stato dato di viverla salvo liberarsene quando sentono la presenza dell'altro come apertura d'animo, interiorità che ammette l'affermazione della propria libertà perchè sicuri di riporla in buone mani<br> Testimonio allora con questo mio scritto il rispetto totale e il senso (ripeto) di gratitudine nei confronti di tutte le Persone (maiuscolo) che hanno arricchito qualche ora della mia esistenza d'uomo e che spero l'arricchiranno di nuovo quando avrò spezzato l'incantesimo dei timori.<br>Erinnerungen dunque, ricordi con emozione di creature speciali che mi hanno tinto di azzurro l'opacità del quotidiano ogni volta che ne ho avuto bisogno.