Non ho nessun abbonamento a nessun canale che non sia ciò che si vede con abbonamento Rai TV. Non so niente di serie TV,cartoon, giochi ect. Un'extraterrestre in pratica :))

Ho guardato  questa serie, prima per curiosità, poi mi sono lasciato coinvolgere. L'ho vista fino alla fine e devo dire che l'ho trovata un po' scontata, a parte forse l'ultima scena.

Cio' detto, ritengo che il successo che ha avuto soprattutto fra i giovani sia all'immagine dei nostri tempi, dominati dalla violenza, dal non-rispetto della vita, della giustizia, del nostro prossimo. Una (in)civiltà dove i veri valori non hanno più posto, dove domina il dio denaro.

E se serie come questa possono essere neutre per una persona matura non solo all'anagrafe ma anche nella testa, hanno senza dubbio un effetto deleterio nei giovani e negli immaturi.

E questa violenza si aggiunge alla banalizzazione del sesso, della legge del più forte, del più potente...

Come non vorrei avere 20 anni oggi!

Guardo poco o nulla la TV e certamente anche questa come tutte quelle da te citate non troverà spazio nelle mie giornate ... Hunger Games è l’unica che conosco ma non perché l’ho visto al cinema o un TV ma perché ho letto la trilogia ed il quarto libro  è un prequel.

Certo fa riflettere che un macabro grande fratello coreano attiri un pubblico così vasto.

La cultura non riesce più a controbilanciare e orientare il veloce progresso tecnologico, anzi procede al contrario, una involuzione dove ogni pazzia è possibile.

Per me è terribile pensare che orde di giovani guardino questa ed altra roba alla tv, che vivano attaccati allo smartphone dove circola di tutto e di più, comprese violenze e migliaia di fake news. Gli riempiamo, come società, il cervello di spazzatura. E chi incassa gode.
Sono contento che i miei figli si siano salvati e proverò a fare qualcosa, che sia più interessante, per i miei nipoti.
La vedo dura, ma qualcosina, attraverso la cultura si può fare.
D'altra parte, nei secoli, il popolo è sempre stato usato ad uso e consumo di pochi, profittando dell'ignoranza.

Squid game ha successo perche parla di temi etici, di scelta di disperazione. Di umanità e di disumanità. E' ben confezionato, girato bene, a tratti violento, ma la violenza ha un senso narrativo e interroga su guestioni radicate nell'umanità.
Ad un prodotto del genere non si può perdonare il successo, certo NON è per bambini, ma dagli adolescenti in poi può interessare parecchio.
I genitori che si scandalizzano potrebbero riflettere se ha più senso lasciare ai figli la possibilità di giocare a GTA, guardare IT, Saw o Annabelle alla Tv o esercitare un controllo educativo sul controllo del consumo televisivo.
Ricordo che Squid Game è vietato ai minori di 14 anni.

Martinetto hai ragione.
Il mio pensiero però non era tanto per il programma di cui parla Serena, che non ho mai visto e non posso giudicare, ma per tutto quanto viene introdotto nella testa  di ragazzi o ragazzini, compresi i titoli che hai menzionato e se ne potrebbero aggiungere chissà quanti. Ovviamente i genitori, non controllando, fanno la loro bella parte.

È una serie TV che conosco,tra l'altro ho guardato recentemente in streaming innumerevoli film con trama piuttosto simile ma ben +interessanti. In particolare una pellicola (non ricordo il titolo) in cui si racconta la vicenda di un gruppo di detenuti, uomini e donne, ospiti in una casa a prova di evasione, di un medico che ha perso un figlio in un incidente stradale. I detenuti con una serie di tracce ed enigmi ,sono obbligati a cercare la verità sulla morte del figlio e contemporaneamente l'uscita dalla casa prigione:solo così potranno avere la libertà oppure la morte.In un lasso di tempo di 36 ore..si scatena una vera e propria disperata fuga in avanti in cui tutti sono nemici di tutti, estemporanee alleanze, viscidi tradimenti, consumi di stupefacenti e stupri. La talpa in questo gioco thriller psicologico è niente di meno che l'ex moglie del medico nonché madre dello sfortunato bambino. La donna, tossicodipendente e violentata da un detenuto con l'acquiescenza dell'ex marito, alla fine uccide lui e anche il giovane detenuto che in qualche modo la proteggeva.Infatti,si verrà a sapere che quest,ultimo quando era libero, invitò una sera a cena la sua ragazza;mentre le mostrò l'anello con la richiesta di prenderne la mano ,sentì suonare il telefono ,rispose ed era la polizia che lo avvisava dell'uccisione di sua sorella. Disperato si avviò in auto con la sua fidanzata e inavvertitamente investi' un bambino che giocava con sua madre.
Da tutta questa storia si può trarre questo insegnamento:quando si tratta di salvare la propria pelle i sentimenti quali amicizia e mutuo soccorso vengono inevitabilmente meno e sono adombrati da un feroce egoismo. I cosiddetti mostri o scheletri nell'armadio fuoriescono con spaventosa evidenza nel momento dell'estremo bisogno:la vita e la morte non chiedono sconti né tantomeno ritardi.