Giulia, almeno per un giorno - Massaggi a Milano

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Giulia, almeno per un giorno

Racconti - 25/04/17 - Autore: Picu
Giulia è un fiore che non ha perso petali e colore nonostante le intemperie della vita.
Si inoltra giovanissima nei bar di Pattaya in cerca di soldi, per sistemarsi; ha un fisico invidiabile, un discreto successo.
Con la bocca deve sorridere, ma gli occhi non nascondono il grido del cuore. E' il denominatore comune di tante thai. Te ne accorgi se non le riduci ad una categoria, se sai guardarle. Ascoltarle. 
Questa vita per lei è troppo.
Ma deve resistere, ha una famiglia cui mandare i soldi, deve trovare la forza per continuare. Noi europei fatichiamo a comprendere la dedizione che queste ragazze hanno nei confronti dei loro genitori.
Tra i tanti che si infatuano uno le chiede di seguirlo in Italia.
Non perde l'occasione, e messo il piede sul territorio italiano abbraccia il  mestiere più antico del mondo. Non regge, vuole scappare.
Guadagna tanto, ma questa vita è troppo per lei.
Si consiglia con le amiche, che le propongono i massaggi.
Impara l'abc, e in breve  tempo trova lavoro in un centro.
Ho visto Giulia piangere pochi giorni fa. Non le solite lacrime, non quelle amare che scendono dopo tanta finzione, quando il cliente di turno raggiunta la piena soddisfazione lascia il suo appartamento da battaglia. Lacrime di gioia.
Tira fuori dalla tasca 10 euro e me le mostra orgogliosa, con gli occhi ancora gonfi di lacrime:  "Tip!!!".
Una mancia da dieci euro. Dieci euro. Non sono nulla rispetto alle 100-130  che prendeva prima.
Le guarda come se fossero le prime dieci euro guadagnate nella sua vita.
Lei che ha incassato centinaia di euro al giorno guarda a quelle dieci euro come se fossero la reliquia di una vita "normale" che ha sempre, in fondo, desiderato.
Dieci euro ricevute per un semplice trattamento, elargite da un galantuomo che ha apprezzato il suo impegno.
Non so quanto durerà.
Probabilmente  il giorno dopo avrà ripreso il tran tran del "smile to earn".
Ma ho visto un giorno una ragazza bella diventare bellissima.
Sembrava una favola. 
Volevo semplicemente raccontarvelo.
 

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