E’ parecchio che non scrivo per il gusto di farlo. Allora vorrei cominciare con una dedica; non alle protagoniste della storia, quello lo farò alla fine, bensì a tanti che leggeranno.<br>Voglio dedicare questo mio racconto ai cercatori di intrighi falsi, a quelli che sviliscono l’intrigo con una prestazione. A quelli che camminano solo sulle orme degli altri, a quelli che amano la strada vecchia.<br>Insomma a quelli che coltivano perle di fiume; perché tuffarsi a cercare ostriche selvagge è pericoloso e quasi sempre infruttuoso, però quando apri la conchiglia e la trovi ……<br>Andiamo col racconto perché sennò divento menoso.<br>Oggi il caldo era sopportabile, quattro passi, dopo aver incontrato un’amica, fanno anche piacere.<br>Vedo una mano che mi fa segno, che mi chiama a un tavolo di ristorante. Due ragazze conosciute e tre uomini sconosciuti stanno finendo il pranzo, mi invitano a sedere e mi offrono un caffè.<br>Passa il tempo e loro si accomiatano, devono tornare al lavoro. Io faccio un’altra strada e mi presento nel centro in cui operano.<br>Stare al tavolo con loro, sentirle ciarlare, vedere i tentativi dei tre uomini nei buffi tentativi per cercare di conquistarle mi aveva fatto venire un’irrefrenabile voglia di massaggio.<br>Una però aveva realmente un appuntamento e il mio desiderio di averle entrambe svaniva. Però un desiderio è un desiderio, una tentazione è una tentazione, io non so resistere.<br>Dunque c’è pronta un’altra bellezza libera. Io propongo un quattro mani e loro accettano.<br>Pronta una stanza ci attende, prima un po’ d’acqua, a scacciare via sudore e calura, a tornare ad essere presentabile al cospetto di tanta bellezza.<br>Il rito del massaggio comincia; il quattro mani ha senso solo se c’è una naturale complicità, le sinergie dei movimenti si possono imparare, il reale erotismo no. O scatta o resta solo un teatro.<br>Allora ogni movimento, ogni invito, ogni carezza cominciano e prendere significato. Il turbine delle emozioni mi arriva e mi arriva forte.<br>Avverto che non sono l’unico a cominciare ad essere coinvolto. Mi sforzo di dedicare attenzione ad entrambe, di farle sentire protagoniste. Essere al centro dell’attenzione non mi soddisfa, siamo in tre e tutti dobbiamo essere il centro.<br>Il massaggio ci lascia presto, questa volta non lo rimpiango. Questa volta l’eccitazione, il desiderio, la sensualità la fanno da padrone. Non solo per me, mi accorgo che anche per loro è scattata la molla.<br>Mi metto volentieri al servizio del loro piacere, comincio a mangiarle. Mi beo dei loro fremiti, sento i loro brividi che esplodono nel piacere. Questa volta però è magia, quella magia che mi fa invidiare le donne. Subito dopo il culmine non solo non si accasciano paghe, bensì riprendono con ancora più desiderio.<br>Mentre mangio il loro piacere guardo, incrocio gli sguardi dell’altra, la vedo impaziente di prendere il suo posto da protagonista, mentre l’una è come un bimbo che non vuole scendere dal cavalluccio della giostra.<br>Ed allora è questo il momento in cui l’inaspettato avviene. La loro eccitazione, il desiderio del piacere si scatena in un clamoroso e lungo, inaspettato bacio. Non finzione ma realtà. E’ questo il vero momento in cui la conchiglia si schiude e una bellissima perla vede la luce del sole. E’ questo quello che vado cercando nelle mie ricerche.<br>Alla fine, quando siamo seduti, quando la soddisfazione ci ha premiati, una di loro continua a ripetere che era la prima volta. La prima volta che aveva baciato un’altra donna.<br>Era incredula per la naturalezza con cui era successo, nessun rimorso, anzi, si percepiva il desiderio di ripetere, di mettersi ancora in gioco.<br>Io la capisco, tutti noi possiamo capire. Tutti noi ricordiamo l’eccitazione di quando abbiamo preso la mano di una ragazza intrecciando le dita. Di quando abbiamo dato il primo bacio della nostra vita.<br>Questo credo che sia l’intrigo, quello vero. Non prestazioni stereotipate, emozioni vere.<br>Ci salutiamo. Ci sarà un’altra volta? Non so. Sono sicuro che ciascuno dei tre avrà un altro piccolo sasso da mettere nel salvadanaio dei ricordi.<br>Come promesso a voi e soprattutto a me stesso ho cercato di raccontare, spero di essere riuscito a rendere; comunque vi dedico queste poche parole, queste grandi emozioni.<br>Ciao a tutti.<br>Provoltz