Scrivi un commento ChiudiMI PIACEREBBE....Relazioni umane - 07/04/20 - Autore: smcg 21 : 118378Mi piacerebbe.... A volte leggo qui su mam, pensieri delle nostre ragazze incredibilmente profondi, oltre ogni mia più rosea immaginazione. In effetti rimango abbstanza colpito, anche quando l'Italiano non è perfetto, segno di una personalità, e di una consapevolezza che vanno oltre le gambe. Di sicuro molti di questi post raccontano molto di più di loro, di quanto immaginano, spesso si riscontrano nei loro scritti quanto la vita sia stata dura con loro, o quanto amore potenzialmente vorrebbero donare e ricevere dal prossimo. Mi piacerebbe, poter conoscere queste donne, oltre lo stereotipo di massaggiatrice, vorrei conoscere la persona, chiaccherarci, prendere un apertivo o un caffè in maniera assolutamente disinteressata, o magari essere una semplice spalla con cui ogni tanto fare 2 parole al telefono aspettandosi solo ascolto o un opinione senza altri scopi, insomma quello che a volte succede tra amici. Mi pacerebbe, ma nelle mi esprienze ultradecennali di frequentazione di questo mondo, anche quando i rapporti sono andati oltre, ho sempre avuto anche solo una piccola sensazione, che ci fosse un interesse, magari minimo, nel condividere i propri pensieri, e questo forse non me li ha fatti gustare fino in fondo. Chissà mai che questo periodo non sia poi foriero di un cambiamento nei rapporti e porti qualche novità anche in tal senso. Mi piacerebbe.... Commenti Carica altrismcg 50 5 014/04/20 15:44Alan, giogiobbe, doraimon, sono d'accordo con voi sul fatto che ognuno ha la sua vita e che il rapporto cliente/fornitore sia quasi sempre basato su interesse... r qui di piuttosto impro, ma io partivo da un assunto differente, ovvero ti conosco personalmente, ma solo da quello che scrivi, da come ti poni, quindi trovo delle assonanze o interessi non nel tuo corpo ma nella tua testa.. ed allora perché non potrebbe nascere una conoscenza basata su altri presupposti? 5 0 - PM 0 rispostePM - RispondiBlueskies 7 5 014/04/20 19:42Ci sono alcune operatrici che, per gli articoli e per i commenti che pubblicano, stuzzicano decisamente la mia abituale curiosità verso gli umani. Non nego che mi piacerebbe e mi divertirebbe assai non dico cenare con loro ma, perlomeno, condividere un lungo aperitivo; molto presuntuosamente aggiungo che apprezzerebbero (quasi) sicuramente le nostre chiacchiere a 360° e il tempo trascorso insieme :-). Ma, se mai questo dovesse accadere, sono certo che escluderei qualsiasi ipotesi di futuri rapporti "professionali": credo che intimità intellettuale e intimità fisica, ancorchè temporanee, debbano rimanere ben separate per potersi manifestare nella loro massima fluidità e spontaneità. - ndr: comunque non accadrà :-)))) 5 0 - PM 0 rispostePM - Rispondialan 36 5 015/04/20 03:22Leggendo le risposte di Smcg ad anche di Adler, vi sembrerà strano ma sono d'accordissimo con voi. Ho basato tutta la mia vita, sociale, lavorativa e sportiva, sui rapporti interpersonali, probabilmente per educazione, esempi ricevuti, per carattere. Spesso preferisco discutere, argomentare con le donne anzichè con gli uomini, senza nessun interesse sessuale, posso garantirlo. Ma ho avuto tante delusioni, in tutti gli ambiti.Penso siamo in una società gretta e chiusa, ancora molto indietro intellettualmente. Ne ho viste tante che ora penso quello che ho scritto. Nonostante tutto anche a me piacerebbe con qualcuna........ 5 0 - PM 0 rispostePM - RispondiDoraimon 36 2 015/04/20 05:47SMCG, non dubito che si possa avere interessi in comune, ma solo anche modi di sentire e vedere le cose. Però, visto il contesto da cui partiamo, trovo difficile che non sarai anche attratto fisicamente dalla ragazza con cui ti vorresti relazionare. A questo punto mi sembra ci siano tutti gli ingredienti non per un'amicizia, ma per qualcosa di diverso. Il consiglio di Adler è chiave: sincerità e onestà d'intenti. I rischi sono tanti, ma oggi mi sono svegliato ottimista e allora sai cosa ti dico: preferisco aver provato e fallito, che non averci provato. In bocca al lupo ;-) 2 0 - PM 0 rispostePM - Rispondideltaplano 0 7 015/04/20 11:20A me è capito di uscire a pranzo o per un aperitivo con le mie clienti, anche massaggiatrici, certo con i più c'è esclusivamente il rapporto professionale, ma se c’è sintonia di pensieri ed un po’ di tempo a disposizione non ci vedo nulla di male o di strano, anzi a me piace stimolare il confronto di idee. Ma come si sa il contesto della mia attività è un po’ differente da quello delle operatrici di MaM. Riguardo all’articolo sarebbe comunque interessante esplorare anche quel lato “umano” che esula dal contesto del massaggio, in fondo siamo prima di tutto delle persone con i nostri pensieri, emozioni ed interessi. Potrebbe essere complicato, ma credo che la “difficoltà” sia solo dentro la nostra testa. 7 0 - PM 0 rispostePM - RispondiAdler 0 6 015/04/20 15:05Esistono 2 scuole di pensiero:coloro che negano un qualsivoglia rapporto al di fuori dei trattamenti e quelli che non vogliono precludersi alcuna possibilità di socializzazione "dopo".Eppure tra queste 2 classificazioni c'è una zona "d'ombra " in cui entrambe convergono:a titolo di esempio la partecipazione e l'approvazione quasi a furor di popolo nel commentare un racconto scritto in tempi non sospetti da un utente del sito...bisognerebbe eliminare certi schemi mentali, i sentimenti e le emozioni ci sono sia tra chi opera sia chi ne usufruisce. Le delusioni sono sempre in agguato, non c'è alcun dubbio ma non devono impedirci di proseguire per la nostra strada: la vita è una ma le opportunità di sognare sono molteplici!allora coltiviamole,non c'è cosa +giusta.... 6 0 - PM 0 rispostePM - Rispondiamabel 1 18 115/04/20 18:25Mi piace il tuo pensiero smcg: conoscere la persona oltre lo stereotipo della massaggiatrice. Lo stesso potrebbe valere anche per noi: conoscere chi si trova dall'altra parte. Per mia esperienza posso dire che ci sono sia aspetti positivi nel relazionarsi con l'altro/a, che aspetti negativi, perché come dice Alan questa società è gretta e chiusa. - aspetti positivi: confortarsi, incoraggiarsi, scambiarsi opinioni. Nascono vere e proprie amicizie per raccontarsi, ascoltarsi, per affrontare e superare le difficoltà. Amicizie che costituiscono una vera e propria riserva emotiva. - aspetti negativi: verificarsi di favoritismi, calo di rendimento, il fatto che l'amicizia tra uomo e donna realmente esista e funziona? Perché il nodo cruciale resta sempre lo stesso: la gestione dei sentimenti. io ho le mie regole relazionali al lavoro perché ho deciso di assumere un ruolo e di interagire con altre persone che sono innanzitutto figure con altrettanti ruoli. Il mio ruolo richiede rispetto, accettazione, inclinazione all'affidarsi e fiducia nell'altro. Nel ruolo che ricopro porto la mia personalità, il mio carattere e ho a che fare con persone che portano la loro. 18 1 - PM 0 rispostePM - Rispondiamabel 1 20 115/04/20 18:31Bisogna essere in grado di gestire i rapporti con le persone ancor prima di gestire l'interazione con i ruoli. Non mi sento obbligata ad avere o non avere rapporti personali con tutte le persone con cui interagisco. Nessuno di noi è obbligato ma ricordiamoci di fissare dei limiti, di comprendere gli spazi personali, la privacy. Dovrebbe essere tutto ben definito e rispettato. Ricordarsi di non continuare a disturbare e distrarre col rischio di arrivare facilmente e rapidamente a incomprensioni, dissidi, fastidiose e inutili discussioni. Avere massima discrezione. Ognuno faccia le sue scelte ;) 20 1 - PM 0 rispostePM - RispondiGiogiobe 20 3 016/04/20 08:49Fatemi un attimo allargare i confini dei commenti che ho letto anche in risposta al mio. Io personalmente rimango, a volte, rapito dalla profondità degli scritti di Dsere. Non la conosco, non ci sono mai andato eppure "faccio il tifo" per lei. Magari mi sono fatto un film tutto mio, ma mi domando: siamo sicuri che sia facile mischiare lavoro ed amicizia? siamo sicuri che sia semplice per lei (cosi come anche per tante altre massaggiatrici) guardarci negli occhi davanti ad un aperitivo e pensare al perchè ci conosciamo; siamo sicuri che per loro sia uguale considerare noi eventualmente amici al pari di altri ragazzi o uomini che hanno conosciuto in circostanze un po diverse da quelle che hanno portato a conoscere noi? So che non avrei alcuna possibilità di diventare amico di Dsere come di altre (anche perchè passerei per uno Zio "giovane" ma pur sempre Zio), al netto del fatto che probabilmente a 30 anni l'occhio vuole la sua parte. Comunque, quello che voglio dire è che l'amicizia è un valore ed è molto ma molto difficile che possa nascere da una conoscenza generata da un body massagge o da uno you&me. Infine, quanti di noi possono coltivare in libertà un'amicizia? 3 0 - PM 0 rispostePM - RispondiAdler 0 2 017/04/20 08:28Si possono fare conoscenze in qualsiasi ambiente e/o situazione, la differenza principale consiste nell'approccio che si ha con una persona.Ad es. io conosco tanta gente da una vita ma solo con pochi soggetti sono amico e confidente,appunto perché ho scelto coloro che per un dato motivo caratteriale possono essere compatibili con la mia personalità e il mio modo di essere. Al lavoro è molto +significativo legare con un collega o un cliente perché c'è uno scambio di fiducia e stima guadagnate sul campo,una vera impresa perché nel lavoro bisogna dimostrare professionalità e correttezza. Se in certi ambiti (i massaggi) ciò avviene di rado, la causa principale è il disinteresse e la vastità del numero dei centri quindi della scelta, per cui se si è usciti insoddisfatti da un trattamento si può benissimo andare altrove.Ecco come nascono certe consuetudini e regole non scritte ma (tacitamente)accettate sia dai clienti che dalle operatrici ovvero "siete stati bene,ok ma domani è un altro giorno ".Le consuetudini sono fatte per essere cambiate, infine solo 2 categorie di persone sono capaci di guardare negli occhi:chidice la verità e chi sa mentire bene.Pensiamoci.... 2 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi Scrivi un commento ALTRI ARTICOLI CHE TI POTREBBERO INTERESSARERelazioni umane - 22/09/24 Il c.......cattivo ragazzo sono io. 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smcg 50 5 014/04/20 15:44Alan, giogiobbe, doraimon, sono d'accordo con voi sul fatto che ognuno ha la sua vita e che il rapporto cliente/fornitore sia quasi sempre basato su interesse... r qui di piuttosto impro, ma io partivo da un assunto differente, ovvero ti conosco personalmente, ma solo da quello che scrivi, da come ti poni, quindi trovo delle assonanze o interessi non nel tuo corpo ma nella tua testa.. ed allora perché non potrebbe nascere una conoscenza basata su altri presupposti? 5 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Blueskies 7 5 014/04/20 19:42Ci sono alcune operatrici che, per gli articoli e per i commenti che pubblicano, stuzzicano decisamente la mia abituale curiosità verso gli umani. Non nego che mi piacerebbe e mi divertirebbe assai non dico cenare con loro ma, perlomeno, condividere un lungo aperitivo; molto presuntuosamente aggiungo che apprezzerebbero (quasi) sicuramente le nostre chiacchiere a 360° e il tempo trascorso insieme :-). Ma, se mai questo dovesse accadere, sono certo che escluderei qualsiasi ipotesi di futuri rapporti "professionali": credo che intimità intellettuale e intimità fisica, ancorchè temporanee, debbano rimanere ben separate per potersi manifestare nella loro massima fluidità e spontaneità. - ndr: comunque non accadrà :-)))) 5 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
alan 36 5 015/04/20 03:22Leggendo le risposte di Smcg ad anche di Adler, vi sembrerà strano ma sono d'accordissimo con voi. Ho basato tutta la mia vita, sociale, lavorativa e sportiva, sui rapporti interpersonali, probabilmente per educazione, esempi ricevuti, per carattere. Spesso preferisco discutere, argomentare con le donne anzichè con gli uomini, senza nessun interesse sessuale, posso garantirlo. Ma ho avuto tante delusioni, in tutti gli ambiti.Penso siamo in una società gretta e chiusa, ancora molto indietro intellettualmente. Ne ho viste tante che ora penso quello che ho scritto. Nonostante tutto anche a me piacerebbe con qualcuna........ 5 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Doraimon 36 2 015/04/20 05:47SMCG, non dubito che si possa avere interessi in comune, ma solo anche modi di sentire e vedere le cose. Però, visto il contesto da cui partiamo, trovo difficile che non sarai anche attratto fisicamente dalla ragazza con cui ti vorresti relazionare. A questo punto mi sembra ci siano tutti gli ingredienti non per un'amicizia, ma per qualcosa di diverso. Il consiglio di Adler è chiave: sincerità e onestà d'intenti. I rischi sono tanti, ma oggi mi sono svegliato ottimista e allora sai cosa ti dico: preferisco aver provato e fallito, che non averci provato. In bocca al lupo ;-) 2 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
deltaplano 0 7 015/04/20 11:20A me è capito di uscire a pranzo o per un aperitivo con le mie clienti, anche massaggiatrici, certo con i più c'è esclusivamente il rapporto professionale, ma se c’è sintonia di pensieri ed un po’ di tempo a disposizione non ci vedo nulla di male o di strano, anzi a me piace stimolare il confronto di idee. Ma come si sa il contesto della mia attività è un po’ differente da quello delle operatrici di MaM. Riguardo all’articolo sarebbe comunque interessante esplorare anche quel lato “umano” che esula dal contesto del massaggio, in fondo siamo prima di tutto delle persone con i nostri pensieri, emozioni ed interessi. Potrebbe essere complicato, ma credo che la “difficoltà” sia solo dentro la nostra testa. 7 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Adler 0 6 015/04/20 15:05Esistono 2 scuole di pensiero:coloro che negano un qualsivoglia rapporto al di fuori dei trattamenti e quelli che non vogliono precludersi alcuna possibilità di socializzazione "dopo".Eppure tra queste 2 classificazioni c'è una zona "d'ombra " in cui entrambe convergono:a titolo di esempio la partecipazione e l'approvazione quasi a furor di popolo nel commentare un racconto scritto in tempi non sospetti da un utente del sito...bisognerebbe eliminare certi schemi mentali, i sentimenti e le emozioni ci sono sia tra chi opera sia chi ne usufruisce. Le delusioni sono sempre in agguato, non c'è alcun dubbio ma non devono impedirci di proseguire per la nostra strada: la vita è una ma le opportunità di sognare sono molteplici!allora coltiviamole,non c'è cosa +giusta.... 6 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
amabel 1 18 115/04/20 18:25Mi piace il tuo pensiero smcg: conoscere la persona oltre lo stereotipo della massaggiatrice. Lo stesso potrebbe valere anche per noi: conoscere chi si trova dall'altra parte. Per mia esperienza posso dire che ci sono sia aspetti positivi nel relazionarsi con l'altro/a, che aspetti negativi, perché come dice Alan questa società è gretta e chiusa. - aspetti positivi: confortarsi, incoraggiarsi, scambiarsi opinioni. Nascono vere e proprie amicizie per raccontarsi, ascoltarsi, per affrontare e superare le difficoltà. Amicizie che costituiscono una vera e propria riserva emotiva. - aspetti negativi: verificarsi di favoritismi, calo di rendimento, il fatto che l'amicizia tra uomo e donna realmente esista e funziona? Perché il nodo cruciale resta sempre lo stesso: la gestione dei sentimenti. io ho le mie regole relazionali al lavoro perché ho deciso di assumere un ruolo e di interagire con altre persone che sono innanzitutto figure con altrettanti ruoli. Il mio ruolo richiede rispetto, accettazione, inclinazione all'affidarsi e fiducia nell'altro. Nel ruolo che ricopro porto la mia personalità, il mio carattere e ho a che fare con persone che portano la loro. 18 1 - PM 0 rispostePM - Rispondi
amabel 1 20 115/04/20 18:31Bisogna essere in grado di gestire i rapporti con le persone ancor prima di gestire l'interazione con i ruoli. Non mi sento obbligata ad avere o non avere rapporti personali con tutte le persone con cui interagisco. Nessuno di noi è obbligato ma ricordiamoci di fissare dei limiti, di comprendere gli spazi personali, la privacy. Dovrebbe essere tutto ben definito e rispettato. Ricordarsi di non continuare a disturbare e distrarre col rischio di arrivare facilmente e rapidamente a incomprensioni, dissidi, fastidiose e inutili discussioni. Avere massima discrezione. Ognuno faccia le sue scelte ;) 20 1 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Giogiobe 20 3 016/04/20 08:49Fatemi un attimo allargare i confini dei commenti che ho letto anche in risposta al mio. Io personalmente rimango, a volte, rapito dalla profondità degli scritti di Dsere. Non la conosco, non ci sono mai andato eppure "faccio il tifo" per lei. Magari mi sono fatto un film tutto mio, ma mi domando: siamo sicuri che sia facile mischiare lavoro ed amicizia? siamo sicuri che sia semplice per lei (cosi come anche per tante altre massaggiatrici) guardarci negli occhi davanti ad un aperitivo e pensare al perchè ci conosciamo; siamo sicuri che per loro sia uguale considerare noi eventualmente amici al pari di altri ragazzi o uomini che hanno conosciuto in circostanze un po diverse da quelle che hanno portato a conoscere noi? So che non avrei alcuna possibilità di diventare amico di Dsere come di altre (anche perchè passerei per uno Zio "giovane" ma pur sempre Zio), al netto del fatto che probabilmente a 30 anni l'occhio vuole la sua parte. Comunque, quello che voglio dire è che l'amicizia è un valore ed è molto ma molto difficile che possa nascere da una conoscenza generata da un body massagge o da uno you&me. Infine, quanti di noi possono coltivare in libertà un'amicizia? 3 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Adler 0 2 017/04/20 08:28Si possono fare conoscenze in qualsiasi ambiente e/o situazione, la differenza principale consiste nell'approccio che si ha con una persona.Ad es. io conosco tanta gente da una vita ma solo con pochi soggetti sono amico e confidente,appunto perché ho scelto coloro che per un dato motivo caratteriale possono essere compatibili con la mia personalità e il mio modo di essere. Al lavoro è molto +significativo legare con un collega o un cliente perché c'è uno scambio di fiducia e stima guadagnate sul campo,una vera impresa perché nel lavoro bisogna dimostrare professionalità e correttezza. Se in certi ambiti (i massaggi) ciò avviene di rado, la causa principale è il disinteresse e la vastità del numero dei centri quindi della scelta, per cui se si è usciti insoddisfatti da un trattamento si può benissimo andare altrove.Ecco come nascono certe consuetudini e regole non scritte ma (tacitamente)accettate sia dai clienti che dalle operatrici ovvero "siete stati bene,ok ma domani è un altro giorno ".Le consuetudini sono fatte per essere cambiate, infine solo 2 categorie di persone sono capaci di guardare negli occhi:chidice la verità e chi sa mentire bene.Pensiamoci.... 2 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
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